Ricerca storica di Luigi Mazzotta
La Masseria "La Duchessa", la cui primitiva costruzione risale tra il XVI e il XVII secolo, è situata nell'antico feudo del Casale Bucitina o Vocettina, il cui feudatario, nel 1284, era il Barone Americo Rainaldi:
in seguito, nel 1383 il feudo fu donato al Barone Bernardo Sambiase dal di Taranto Raimondello del Balzo Orsini. Dalle fonti d'archivio si evince che intorno alla metà del '600 ne era proprietario Giuseppe Natale di Lequile. La moglie di questi. Donna Vincenxa Antonuccia, rimasta vedova, nel 1693 fonda un cospicuo Benefìcio Ecclesiastico di 500 ducati nella Chiesetta della Masseria dedicata alla Beata Vergine del Carmine, dove si celebrò la Messa fino alla prima metà del sec. XX. Nel '700, la produzione agricola e quella della pastorizia venne incrementata grazie all'impegno di Raimondo e Gironimo Natale, padre e figlio, che, nel frattempo, divenuti proprietari anche delle Masserie "Monteruga", "li Ciurli!, "li Peliti" e "Santa Venia", entrarono a far parte del ceto dei Nobili di Napoli con il titolo di "Magnifico".
Successivamente, tra diverse vicissitudini, la proprietà passo ai Cosma di Novoli, poi ai Licci di Campi.
Dopo molti decenni di totale abbandono con conseguente condanna alla rovina, nell'anno 1998, i Nicolaci di Veglie, attuale famiglia proprietaria, con grande tenacia ha ristrutturato il caseggiato riportandolo agli antichi splendori adeguandolo alle nuove esigenze con cinque appartamenti di quattordici posti letto e con ampi saloni per varie cerimonie.
La squisita ospitalità ai turisti che vogliono godere di un sano e tranquillo soggiorno rurale in un ambiente storico e la degustazione di piatti tipici è prodotti locali, frutto della generosa terra coltivata dagli stessi Nicolaci contribuiscono, a pieno titolo, a considerare "La Duchessa" un'importante tessera del meraviglioso mosaico agrituristico del Salento.